La situazione delle revisioni è sempre più preoccupante, bloccata dal 2007.
Recentemente sull’ultimo numero del giornale di quattroruote è stata pubblicata una lettera scritta dal presidente nazionale del Cna autoriparazioni, Franco Mengozzi. La lettera in questione tratta del grosso problema relativo alle revisioni e a come il ministero sta gestendo la questione e anche il nostro centro ci tiene a fare chiarezza.
Negli ultimi anni si è assistito ad un deterioramento del lavoro per i centri di revisione, dovuto al passaggio dalla concessione ministeriale all’autorizzazione provinciale. Un lavoro così meticoloso e importante come quello che svolge un centro di revisioni si è trasformato in un “chi tira di più giù il prezzo” per la mancanza di controlli da parte del ministero.
Per questo motivo hanno imposto un nuovo protocollo il Mctcnet2 che francamente fa acqua da tutte le parti.
Mctcnet2: non è stata una scelta “vincente”.
In sostanza con questo nuovo protocollo ha costretto tutti i centri di revisione ad acquistare dei nuovi macchinari per poter effettuare la revisione, mettendoci di fronte ad un bivio, o paghi o smetti di lavorare. Così tutti i centri hanno dovuto sborsare dai 10 ai 40 mila Euro, cosa che ha fatto guadagnare solamente i produttori delle attrezzature.
Il costo della revisione è sempre bloccato.
Oltre a questo danno che ogni centro ha subito, per poter lavorare, il prezzo delle revisioni rimane sempre lo stesso, dal 2007. Qual è stato il risultato di questo nuovo protocollo? zero controlli dal ministero dei trasporti, zero controlli dalle provincie, nessun miglioramento dalle operazioni di revisione (gli strumenti di prima avevano le stesse funzioni di quelli nuovi). Tanti centri cercano di fare sconti, cosa illegale, per avere qualche cliente in più cercando di fronteggiare l’enorme ed inutile spesa del protocollo Mctcnet2 e la sicurezza stradale non è migliorata, cosa che dovrebbe essere alla base di una revisione.
Il problema dei mezzi pesanti.
Le revisioni da svolgere dei mezzi pesanti, che sono obbligatorie ogni anno sono in forte crisi. I tempi di attesa sono lunghissimi e molti autisti si trovano costretti a lavorare comunque, per poter eliminare le lunghe attese e fare subito la revisione. Ancora più grave è la situazione dei collaudi per certificare la sostituzione di un serbatoio di gas, che hanno tempi di attesa più lunghi ancora più lunghi.
Si è arrivati al punto che il ministero dei trasporti vorrebbe privatizzare la revisione dei mezzi pesanti, cosa che potrebbe essere valutata a condizione che si chiariscano bene le regole. Regole che devono valere per tutte le regioni, per tutti i centri e sugli strumenti utilizzati e sulle caratteristiche delle tariffe e dei locali.
Arrivati a questo punto speriamo davvero in una svolta per il nostro settore.
Di seguito potrete leggere le nostre richieste.